Gli attacchi di panico
Spesso sottovalutati, o comunque non capiti, da chi non ne è mai stato vittima, gli attacchi di panico si presentano come degli episodi di paura intensa e improvvisa o, in altri casi, come il risultato e la conseguenza di una escalation veloce dell'ansia con cui si ha a che fare già normalmente.
Si tratta di esperienze che vengono definite - da chi ha avuto la sventura di provarli - terribili, anche perché non di rado sono inaspettati, almeno nelle prime occasioni in cui compaiono. I sintomi che li accompagnano, sia di carattere cognitivo che di carattere somatico, possono essere diversi a seconda dei casi: può trattarsi di un aumento della sudorazione o di palpitazioni, ma anche di dolori al petto o di tremori, senza dimenticare le vampate di calore o i brividi.
In altri casi, le persone che hanno a che fare con un attacco di panico riferiscono di sperimentare una strana e incomprensibile paura di impazzire, che a volte può tramutarsi in paura di morire, oltre a sintomi più comuni e meno preoccupanti come le vertigini e la nausea. Dopo avere subito i primi attacchi, la persona che è colpita dal problema entra in uno stato di ansia generalizzato che è determinato dal timore di dover fare i conti con un nuovo attacco.
Ecco spiegato il motivo per cui dagli attacchi di panico può derivare un più articolato disturbo da panico, che è figlio della paura della paura. Gli attacchi possono manifestarsi in occasioni differenti, a seconda delle ragioni che li scatenano: chi si sente soffocato negli ambienti chiusi, per esempio, può avere il terrore di salire a bordo di un aereo o anche di entrare in un supermercato. Le azioni in apparenza più semplici e più banali della vita di tutti i giorni rischiano di essere compromesse in modo pesante: c'è chi non è più in grado di uscire di casa da solo e c'è chi ha il terrore di trovarsi in mezzo a una folla di persone.
Affinché si possa parlare di attacchi di panico effettivamente diagnosticabili, è necessario che la persona abbia subìto almeno due attacchi inaspettati. Nel caso in cui gli attacchi di panico diventino ricorrenti, si parla - come detto - di un disturbo di panico. Uno dei problemi più evidenti che derivano da questa situazione è che il soggetto inizia a evitare tutte quelle situazioni che potrebbero essere fonte di ansia, con il risultato che la sua vita è pesantemente condizionata e influenzata in modo decisivo dalla paura di avere paura. Anche le persone che gli stanno intorno, come per esempio i familiari, sono costretti ad adeguarsi e ad adattarsi, per esempio accompagnando la persona quando affronta il mondo esterno.
Accade, così, che dagli attacchi di panico dipenda un senso di profonda frustrazione che è determinato dalla consapevolezza di avere bisogno degli altri anche per svolgere le azioni più banali della quotidianità: il che può far scaturire una depressione secondaria, con le conseguenze del caso.